lunedì 3 marzo 2008

Protestare non costa nulla


Siete stanchi della solita tariffa? Ve la diamo noi l'offerta conveniente... e non vi costerà veramente nulla, o almeno non oltre quello che spenderete. Cosa vi offriamo? La libertà di pensiero che lentamente ci stanno soffocando!
Abbiamo pensato a un'iniziativa di protesta che, se presa nel modo giusto, potrebbe veramente avere un forte impatto. La cosa consiste nell'usare le banconote come mezzo di divulgazione di un pensiero comune e, vista la nostra situazione, del malcontento comune. Il blog proporrà alcune frasi da scrivere sulle banconote, che saranno in tema con i post pubblicati, tuttavia nulla vieta di esprimervi come meglio volete e di liberare la fantasia. Per saperne di più clicca il link
Abbiamo raccolto anche questo video che spero serva da incentivo, buona protesta.


lunedì 25 febbraio 2008

No a Cuffaro in Parlamento

I siciliani se la sono scampata bella. Non vogliamo che il fenomeno diventi nazionale. Su una cosa siamo d'accordo: non vogliamo Cuffaro in Parlamento, neanche se dovesse solo pulire le aule o i banchi. Sappiamo che con il suo curriculum non farebbe fatica a trovare gli sponsor e le liste che lo sosterrebbero e lo accoglierebbero a braccia aperte, già ci sono voci che qualcuno se lo stia litigando: la contesa è tra Forza Italia (PdL) e UDC. Proprio i partiti che dovrebbero essere più duri nel sanzionare almeno moralmente la vicenda, se non altro per non destare sospetti, sostengono questo tipo di persone.
Nello specifico ricordiamo che Cuffaro è stato condannato in primo grado per favoreggiamento a esponenti mafiosi, dei quali conosceva bene le identità e i precedenti. Infatti, dopo essere stati catturati, questi hanno ammesso di aver ricevuto proprio da lui notizie delle cimici installate nelle loro abitazioni a scopi investigativi (video).
E si vorrebbe mettere in Parlamento un individuo del genere, una persona che aggredì verbalmente il giudice Falcone per le indagini che svolgeva? Perchè no! Magari all'antimafia. Sarebbe proprio un bell'esempio di coerenza con l'idea della politica italiana che hanno gli altri paesi nei nostri confronti. Una persona che subito dopo la sentenza festeggia con cannoli e spumante perchè sa che comunque verrà salvata e in qualche modo la sua condanna verrà depennata o parlando il politichese indultata. Sì, i siciliani se la sono scampata, grazie all'indignazione dell'opinione pubblica che è riuscita a organizzare una vera e propria campagna "pro-dimissioni" Cuffaro. Forse, se avessero saputo che si sarebbe corso il rischio di farlo arrivare in Parlamento si sarebbero sacrificati e se lo sarebbero tenuti per il bene di tutti. Ma non lo potevano sapere, magari confidavano nella moralità dei nostri parlamentari, MAGARI!
Si sono indignati pure quelli che di anni ne hanno presi 8 e con l'aggravante mafiosa e risiedono tutt'ora in Parlamento (Dell'Utri), mica per la condanna di favoreggiamento, per quella piena solidarietà, si sono indignati per i festeggiamenti con cannoli e spumante, come alla vittoria di una competizione sportiva. Certo che, anche lui, come poteva immaginare una cosa del genere, probabilmente avrà pensato: "non hanno detto nulla per la sentenza, s'incazzeranno mica perchè sfotto l'Italia intera e la Magistratura!". No, infatti, mica si sarebbero incazzati se l'opinione pubblica non si fosse mossa.
Così hanno pensato bene di risolvere la situazione togliendolo di lì e mettendolo al sicuro in Parlamento. A questo punto speriamo in un'altra indignazione pubblica, che possa ostacolare se non fermare questi loro piani futuri.


mercoledì 13 febbraio 2008

Memorandum Europa 7

Dopo aver trascurato il blog per un pò, per colpa degli esami, abbiamo pensato di ripartire da un'argomento anch'esso accantonato, ripescandolo dal dimenticatoio. Questa vicenda è stata trattata solamente un paio di volte in maniera solo frammentaria dalla Rai e totalmente ignorata dalle reti Mediaset, poichè proprio queste riguarda. Stiamo parlando infatti della vicenda che vede coinvolta l'emittente televisiva Europa 7 nel tentativo di far valere i propri diritti di vincitrice di una gara d'appalto pubblica per le frequenze di trasmissione a livello nazionale.

- 1990: Tutto comincia con l'approvazione della legge Mammì, la cosiddetta “legge fotografia” , giacchè di fatto legittimava una situazione già esistente: il monopolio berlusconiano nella TV commerciale di 3 reti su 11, ma che, grave crudeltà, sanciva che il re Mida del tubo catodico rinunciasse di grazia al “Giornale” e a Telepiù. Poco male se si pensa che uno lo girò al fratello, l’altro ai soliti prestanome.

- 1994: la Corte Costituzionale stabilisce che, in difesa del pluralismo, un unico soggetto privato non possa detenere tre reti nazionali dichiarando così illegittima la legge Mammì. Proprio lo stesso anno scende in politica un soggetto che possiede a pieno questi requisiti: Silvio Berlusconi. Tuttavia, come ricordò nel 2002 l'Onorevole Violante (video), la sinistra non si mosse poichè probabilmente precedenti accordi stabilivano l'intoccabilità delle reti Mediaset.

- 1995: si vota un referendum sulle concessioni per la radiodiffusione televisiva. Obbiettivo: imporre il tetto antitrust ad una sola rete per soggetto privato. Bella storia. Peccato che lasciando a Mediaset il diritto di tritarci l’anima con tre canali di campagna per il NO si sa già in partenza il risultato. Voltiamo pagina.

- 1997: un anno dopo il termine di scadenza stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale di regolare la situazione reti, la mancata applicazione della legge Maccanico permette che questa irregolarità si protragga in completa noncuranza di quanto stabilito dalla sentenza.

- 1999: D'Alema, al tempo Presidente del Consiglio, decide di concludere la faccenda indicendo una gara d'appalto pubblica alla quale si può partecipare solo essendo in possesso di requisiti impossibili da raggiungere. Berlusconi, sicuro della vittoria, spera finalmente di ottenere le tre reti legittimamente con una concessione statale che cancelli il fatto di esserne venuto in possesso con stratagemmi al limite della legalità. Tuttavia alla gara si presenta tale Francesco Di Stefano che, in possesso di tutti gli improponibili requisiti, si aggiudica la concessione. Lo stesso giorno Rete4 la perde e deve perciò trasferirsi sul satellite. Però, come tutti ben sapete, accendendo il televisore non vedrete Europa 7, ma quel bel faccino di Emilio (Fede). Infatti Di Stefano, pur essendo vincitore di una gara d'appalto, non è stato dotato di nessun bene in concessione, in questo caso le frequenze di trasmissione. Cosa che soltanto in Italia può accadere. Che vergogna.

- 2002: la Corte Costituzionale decide con una sentenza che Rete4 debba inequivocabilmente trasferirsi sul satellite, e che le frequenze resesi disponibili vengano assegnate al suo legittimo possessore.

- 2004: l'allora Ministro delle Comunicazioni Gasparri vara un D.D.L. per salvare Rete4. Risulterà essere la legge più discussa del Governo Berlusconi, in quanto bocciata e discussa più volte dalle Camere. La legge prevede il condono agli occupatori non legittimi di frequenze riconoscendo loro il diritto alla trasmissione.

A questo punto si mettono in moto i meccanismi legali, i ricorsi e le perizie, tutte vinte da Di Stefano. Si arriva persino alla Corte Europea che dichiara la legge Gasparri un provvedimento illegittimo. Come se non bastasse l'Europa, vista l'illegittimità della Gasparri, potrebbe condannare l'Italia a una multa di 400 mila euro al giorno, naturalmente a carico dei contribuenti, come il risarcimento a Di Stefano, che per mettere in piedi la "baracca" ha investito ingenti capitali e per colpa di ostacoli messi appositamente non ha avuto alcun introito, risultando così danneggiato.

Capite dunque che la situazione è quella solita italiana dove la casta, per difendere i propri interessi, manifesta totale menefreghismo nei confronti di organi importanti come la Corte Costituzionale ed Europea e non ha scrupoli a farsi assegnare moratorie e pagare indennizzi, consapevole che verranno comunque prelevati direttamente dalle tasche dei cittadini, che magari, se potessero dire la loro, permetterebbero a un libero imprenditore di esercitare, quale suo diritto, la propria professione di editore, usando le frequenze che si è aggiudicato legalmente.
Questa situazione è un altro esempio delle leggi ad personam di Berlusconi (e di chi altri se no?), al fine di legalizzare il suo regime. Non ci stupiremmo quindi se, nel caso di vittoria alle elezioni, regolarizzasse a modo suo del tutto la cosa, assieme a tutti gli altri processi che lo vedono coinvolto nel suo famoso conflitto d'interessi, ma questa è un'altra faccenda e ci sarà tempo per discuterne.
Riassumendo, Rete4 dal 01/01/2004 è ufficialmente una emittente abusiva, che impedisce a Europa 7 di iniziare a trasmettere poichè le frequenze sono occupate. Siamo in piena e perpetrata violazione del pluralismo, protratta dalla politica stessa.
Riteniamo a questo punto opportuno proporre un'iniziativa a favore di Europa 7, per dimostrare che non ci siamo dimenticati della vicenda e siamo solidali nei suoi confronti, soprattutto durante le dure battaglie legali che sta affrontando. Abbiamo perciò raccolto l'indirizzo e-mail della redazione del TG4 e vi chiediamo di scrivere una mail di protesta sulla vicenda, in modo che anche loro possano ricordarsene: saremo il loro memorandum personale e, per quanto riguarda gli autori di questo blog, quotidiano. Per chi inoltre volesse esprimere solidarietà direttamente a Di Stefano, riportiamo anche quello di Europa 7. E' una cosa che noi possiamo fare poichè, a differenza dei politici, abbiamo ancora la dignità e per questo possiamo provare vergogna e indignazione davanti a un'ingiustizia.
Vi ringraziamo per la partecipazione.



sabato 26 gennaio 2008

Sagra in parlamento

Non vi riempirò la testa con tutte le possibili alternative che potrebbero accadere nei giorni futuri. Lo farò appunto nei giorni futuri. Meritiamo un pò di relax, anche perchè il futuro credetemi, non è roseo e quindi dobbiamo prendere una bella boccata d'aria prima dell'apnea. Nel frattempo, ho raccolto questo video, che penso debba essere visto con attenzione per avere una panoramica di quello che è successo nelle ore più bollenti della crisi di governo. In particolar modo, farei attenzione al come alcuni parlamentari (che dovrebbero rappresentarci) si sono comportati. Se è giusto, visto che si parla tanto di giustizia, farci rappresentare da questi "onorevoli", ai quali di onorevole è rimasto ben poco. Riflettete.... e giusto per completare l'opera se durante la visione (oltre alla nausea) vi viene in mente di dire qualcosa ai signori, ricordo che lo potete fare scrivendogli una mail. Trovate la lista dei loro indirizzi tra i post precedenti, oppure al bottone in alto a destra. Per chiarezza indico i personaggi principali, le star, di questo filmato:
Tommaso Barbato (quello che sputa) scheda parlamentare e link alla mail
Nino Strano (quello che s'ingozza di mortadella) scheda parlamentare e link alla mail

A presto



lunedì 21 gennaio 2008

Romano ti lascio.....non mi servi più


Già da qualche giorno si avvertiva l’incombenza di un tonfo inesorabile, quella sensazione che percepisci ma non riesci a definire completamente, sei consapevole di un urto iniziale ma non te ne rendi veramente conto finché non senti il botto. Noi siamo all’ultimo stadio, in attesa, trepidanti, impotenti ad osservare.. Ora che l’ Udeur ha abbandonato la maggioranza è solo questione di tempo.
Mastella, da bravo opportunista voltagabbana quale è, vedendo che dall’attuale maggioranza non aveva più niente da ricavare ha fatto i bagagli ed è partito, nella speranza di trovare qualcuno che abbia bisogno di seguire la sua stessa linea: combattere la magistratura, che, a quanto affermano, ce l’ha con loro. Beninteso, non stiamo parlando di un magistrato singolo, ma di un intero organo istituzionale che, si sarebbe coalizzato in un complotto contro di loro. Che fervida immaginazione! A tale proposito, vi viene in mente qualcuno a cui convenga farlo e che ci stia già provando da un pezzo? No perché, con tutti questi casi di intercettazioni e scambi di favori si rischia di entrare in confusione… Il fatto preoccupante è che Mastella sicuramente troverà alleati per la sua campagna contro la magistratura ben esperti in questo campo e in possesso dei mezzi adatti, mezzi di disinformazione di massa. Alleati che hanno già in passato costruito leggi ad personam sempre per uscire dai loro guai giudiziari. E state certi che non si faranno scrupoli a farne altre se ne avranno l’occasione.
Ora siamo alla contrattazione: vendere se stessi, mostrare la mercanzia, far vedere le “qualità migliori”, che dentro al parlamento ricordiamo avere un significato ben diverso da quello che noi normalmente intendiamo. Così Mastella sta dimostrando la sua forza: facendo vedere che è l’ago della bilancia, lui “questo onnipotente Mastella” ha il potere di far cadere il governo e probabilmente riuscirà nel suo intento, anzi c’è già riuscito.



domenica 20 gennaio 2008

Come si fa a dire che sono "inesistenti queste accuse"?

Queste le parole pronunciate dall'avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, che oltretutto è senatore tra le file di Forza Italia, riguardo la sentenza di rinvio a giudizio per corruzione del suo assistito, che avrebbe segnalato cinque attrici al presidente di Rai Fiction Agostino Saccà. Questo in cambio di favori e soprattutto "per avere la maggioranza in senato" grazie al passaggio di un senatore (eletto nel centro sinistra), che aveva richesto che una certa Evelina Manna venisse inserita in un progetto.
Come mai nessun mezzo d'informazione ha smentito l'avvocato Ghedini sottolineando il fatto che le accuse sono basate su intercettazioni telefoniche, che proprio per questo motivo sono tutt'altro che inesistenti? Inoltre, perchè i suddetti mass media preferiscono spostare l'attenzione, facendo quandrato con i politici, sulla legalità delle intercettazioni stesse piuttosto che concentrarsi sul loro contenuto? La risposta è storia vecchia: i cani da compagnia sono sempre molto fedeli.




Scrivi una mail ai parlamentari, fai sentire la tua voce

In questo link troverete la lista completa, che cercheremo di tenere più aggiornata possibile, di tutti i parlamentari italiani. Lo scopo vorrebbe essere quello di invitare ognuno di voi a far sentire la propria voce, facendo partire una protesta personale, per quanto riguarda i contenuti, che saranno a discrezione dei singoli, e collettiva, per la forza del meccanismo d'azione. Come vedrete non ci sarà un testo da inoltrare, il testo lo creerete voi. Bastano anche due righe per fargli sapere quello che non va: avete domande, fategliele; avete preoccupazioni, esponetegliele. Seguiteli, tallonateli, non fisicamente, ma nei loro interventi e nelle loro apparizioni sui mezzi di comunicazione e scrivete una mail, commentandoli, esprimendo la vostra opinione. Dobbiamo fare in modo che si sentano controllati, con il fiato sul collo e che diventino consapevoli del fatto che abbiamo iniziato a riflettere e a reagire, senza fermarci a quello che dicono o più spesso non dicono i media. Questo è l'unico modo per farli riflette e agire per il nostro bene e non per il loro.
Non fermarti ora... Scorri l'elenco e scegli il primo indirizzo e poi il secondo e così via. Sperando nella partecipazione di molti a quest'iniziativa vi auguriamo buona scrittura.

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