lunedì 25 febbraio 2008

No a Cuffaro in Parlamento

I siciliani se la sono scampata bella. Non vogliamo che il fenomeno diventi nazionale. Su una cosa siamo d'accordo: non vogliamo Cuffaro in Parlamento, neanche se dovesse solo pulire le aule o i banchi. Sappiamo che con il suo curriculum non farebbe fatica a trovare gli sponsor e le liste che lo sosterrebbero e lo accoglierebbero a braccia aperte, già ci sono voci che qualcuno se lo stia litigando: la contesa è tra Forza Italia (PdL) e UDC. Proprio i partiti che dovrebbero essere più duri nel sanzionare almeno moralmente la vicenda, se non altro per non destare sospetti, sostengono questo tipo di persone.
Nello specifico ricordiamo che Cuffaro è stato condannato in primo grado per favoreggiamento a esponenti mafiosi, dei quali conosceva bene le identità e i precedenti. Infatti, dopo essere stati catturati, questi hanno ammesso di aver ricevuto proprio da lui notizie delle cimici installate nelle loro abitazioni a scopi investigativi (video).
E si vorrebbe mettere in Parlamento un individuo del genere, una persona che aggredì verbalmente il giudice Falcone per le indagini che svolgeva? Perchè no! Magari all'antimafia. Sarebbe proprio un bell'esempio di coerenza con l'idea della politica italiana che hanno gli altri paesi nei nostri confronti. Una persona che subito dopo la sentenza festeggia con cannoli e spumante perchè sa che comunque verrà salvata e in qualche modo la sua condanna verrà depennata o parlando il politichese indultata. Sì, i siciliani se la sono scampata, grazie all'indignazione dell'opinione pubblica che è riuscita a organizzare una vera e propria campagna "pro-dimissioni" Cuffaro. Forse, se avessero saputo che si sarebbe corso il rischio di farlo arrivare in Parlamento si sarebbero sacrificati e se lo sarebbero tenuti per il bene di tutti. Ma non lo potevano sapere, magari confidavano nella moralità dei nostri parlamentari, MAGARI!
Si sono indignati pure quelli che di anni ne hanno presi 8 e con l'aggravante mafiosa e risiedono tutt'ora in Parlamento (Dell'Utri), mica per la condanna di favoreggiamento, per quella piena solidarietà, si sono indignati per i festeggiamenti con cannoli e spumante, come alla vittoria di una competizione sportiva. Certo che, anche lui, come poteva immaginare una cosa del genere, probabilmente avrà pensato: "non hanno detto nulla per la sentenza, s'incazzeranno mica perchè sfotto l'Italia intera e la Magistratura!". No, infatti, mica si sarebbero incazzati se l'opinione pubblica non si fosse mossa.
Così hanno pensato bene di risolvere la situazione togliendolo di lì e mettendolo al sicuro in Parlamento. A questo punto speriamo in un'altra indignazione pubblica, che possa ostacolare se non fermare questi loro piani futuri.


Nessun commento:

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.