giovedì 17 gennaio 2008

Che dire........grazie

Grazie a chi?
Alla magistratura naturalmente che, nonostante i paletti che i politici stanno cercando in tutti i modi di metterle, sta resistendo e continuando a fare il suo lavoro. Se fosse una persona la si potrebbe ringraziare così. Ma la magistratura è un insieme di persone, cittadini italiani, che compiono il loro dovere, verso altri cittadini italiani. Persone che rischiano la vita quotidianamente e persone che la loro vita l'hanno persa per quello in cui credevano. Dove in ogni altro paese queste verrebbero elogiate per l'efficienza con cui lavorano, in Italia vengono,oggi, ostacolate e in alcuni casi diffamate dai politici, e dai loro servi ai giornali e alle televisioni, per le indagini che svolgono, che toccano proprio loro, la casta. Per fortuna uno spiraglio s'è visto. Continuate così!




1 commento:

jako_monkey bone ha detto...

"AVREI POTUTO fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli..."

Come è triste constatare che la retorica non si sia evoluta dopo piazzale Loreto.Ha solo indossato un abito un po più elegante, fatto di buoni sentimenti e falsa umiltà, con quel tocco alla moda che solo l-amore-per-la-famiglia avrebbe saputo dare. Credo che anche Valentino abbia APPLAUDITO davanti ad un tale prodigio della tessitura, e perchè no, anche il Papa [ok questo era Ratzismo].
Peccato che da sempre l'abito non faccia il monaco. Per cui davanti ad un tale dispiegamento d'ipocrisia non possiamo che reagire come di sdegno e, con la più sottile e tagliente lucidità, squarciare questo velo di Maya per osservare da vicino il fetido ammasso d'illegalità, corruzione ed arroganza di un'unica casta atta a proteggere se stessa e la SUA opulenza, piuttosto che quella del cittadino.Una casta così lungimirante ed inossidabile da sapersi difendere DAL processo, prima ancora che NEL processo.
Una casta contro la quale saremmo dovuti scendere in piazza molti anni orsono. Non dico armati di falce e martello, ma con qualcosa che sa mietere e picchiare ancora più forte, e che soprattutto è nelle mani di tutti:la democrazia.
Per sessant'anni non è stata altro che una merce di scambio per un posto al ministero, forse è giunto il momento di rispolverarla dalla cantina ed reimparare come si usa.
Anche solo esprimendo con una mail i nostri pareri proprio a coloro che, paradossalmente, sarebbero tenuti ad interessarsi dei bisogni della nazione. Perchè POLITICA è l'arte di governare uno stato, e lo Stato siamo noi.
Ma si sa, noi italiani si preferisce piuttosto stare comodi e tranquilli davanti la TV, legittimo filtro unipolare ed ansiolitico in grado di chetare ogni nostro moto di coscienza e di umanizzare il più sudicio degli inferni, ma che d'improvviso si fa CLEMENTE, e senza sangue.
sthank you Pietro
Jack

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